Dopo l’appello di FIEG e FNSI alle forze politiche, il Sottosegretario all’Editoria Giuseppe Moles (nella foto in basso) ha rassicurato il settore affermando di essere al lavoro per sbloccare "a breve" tali fondi.
All’appello di editori e giornalisti si era unito anche lo SNAG, che lo scorso 28 luglio ha inviato una lettera al Sottosegretario Moles esprimendo preoccupazione per la situazione del settore e in particolare per quella delle edicole.
Nell’occasione abbiamo sottolineato che "la conferma del credito di imposta (con criteri premiali per alcune categorie di edicole), l'ampliamento delle voci di spesa, l'istituzione di un bonus a sostegno della digitalizzazione dei punti vendita e soprattutto l’utilizzo del Fondo Straordinario per l’Editoria rappresentano misure tanto urgenti quanto essenziali per la sopravvivenza e la sostenibilità della rete di vendita”.
La possibilità di poter contare, a breve, sullo sblocco dei fondi rappresenta dunque una buona notizia anche per la rete di vendita della carta stampata. Dei 90 milioni messi a disposizione quest’anno per il settore dell'editoria attraverso il Fondo Straordinario, una parte – che si ipotizza pari a 10 milioni di euro – dovrebbe essere destinata proprio alle edicole.
In base al documento siglato dalle Organizzazioni sindacali degli edicolanti con la FIEG lo scorso marzo, una parte delle risorse del Fondo dovrebbero essere dirottata alle rivendite sotto forma di un bonus premiale, correlato cioè all’impegno di queste ultime, su base volontaria, alla realizzazione di alcuni servizi a vantaggio della clientela o alla modernizzazione tecnologica del loro punto vendita.
Le modalità operative sono ancora tutte da definire, ma il senso del Protocollo è chiaro: incentivare la rete di vendita ad ammodernarsi e ad ampliare i servizi offerti. Siamo sempre nel campo delle ipotesi ma il bonus dovrebbe essere proporzionale ai servizi offerti alla clientela: più servizi le edicole riusciranno ad assicurare e tanto maggiore sarà il valore del bonus che potranno ricevere.
Accogliamo dunque con piacere ed estremo apprezzamento la promessa del Sottosegretario Moles di voler sbloccare a breve i fondi per l’editoria e lo ringraziamo per la sensibilità mostrata verso la rete di vendita durante tutta la durata del suo mandato. Ci auguriamo che una quota del Fondo Straordinario sia destinata alle edicole con le modalità che lo SNAG insieme a FIEG e alle altre Associazioni di categoria hanno ipotizzato e che l’intervento sia tanto urgente quanto efficace per migliorare le condizioni (critiche) della rete vendita.
Potrebbe essere la prima volta che un fondo nato per il settore editoriale sia diretto anche alla rete di vendita della stampa. Sarebbe un segnale di una nuova visione della filiera della stampa intensa non come blocchi contrapposti in guerra permanente ma una catena la cui forza è data dalla resilienza dell’anello più debole.
Questa Presidenza ha lavorato costantemente per aprire un dialogo e presentare al Governo proposte condivise da tutta la filiera. Se una parte dei fondi per l’Editoria venissero destinati alla rete di vendita questa “novità” rappresenterebbe la prova provata di questo nuovo modo di intendere la filiera. Un risultato importante per quello che è indiscutibilmente l’anello più debole della filiera (cioè le edicole), anello da cui però dipende la sopravvivenza della filiera, perché (non dimentichiamolo) la grandissima parte dei fatturati editoriali del canale vendite provengono dal canale delle edicole.