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10° Congresso Nazionale S.N.A.G.
14,15 e 16 maggio 2010 presso
HOTEL HILTON METROPOLE FIRENZE


TOSCANA AL CONGRESSO 2010 

Resoconto completo del Congresso Nazionale
(collegamento a www.snagnazionale .it)

 

 La regione Toscana al Congresso Nazionale di Firenze maggio 2010

 

 

 

 

Gabriella Giorgi (Distributore Locale di Firenze e Presidente NDM): “Non credo molto alle promesse, ma nell’interessante tavola rotonda organizzata dallo SNAG ‘qualcuno’ si è esposto riconoscendo il grande momento di difficoltà del settore e dicendosi disponibile a un confronto. Sull’informatizzazione posso portare il mio esempio come distributore locale. Nonostante gli incontri per promuoverla, e gli sforzi fatti, a oggi a Firenze ho 160 edicolanti collegati. Da tre anni come azienda siamo partiti anche con la vendita dei libri in edicola e ho ottenuto 1.800 collegamenti in tutta la Toscana. Dati ben diversi che ci devono far riflettere. Quello che a mio parere è finora mancato nel progetto Inforiv è lo stimolo al collegamento. Spesso ci sentiamo fare queste osservazioni: «A che serve collegarci alla distribuzione se i quantitativi delle pubblicazioni vengono comunque decisi dall'editore e non abbiamo la possibilità di ottenere giuste forniture?

A questo proposito, ho ricevuto in questi giorni da Andrea Ceccherini il libro sull’attività svolta da Il Quotidiano in Classe in cui si celebrano unmilione700.000 lettori studenti che, di fatto, poi non rimangono attaccati al nostro mondo andando, negli anni successivi, in edicola a comprare il giornale. Lo dimostrano i dati di vendita. Se Internet non è ancora pronto a dare quell’informazione che si trova ancora sui giornali, e le edicole chiudono, bisogna mettere mano ai problemi. Non si può perdere un bene prezioso come la rete vendita. Ogni giorno, in agenzia arrivano edicolanti che chiedono ‘di non essere rovinati’ perché non riescono a pagare l’estratto conto. Ho sempre definito la nostra rete vendita un po’ scalcinata, ma non dimentico che per anni ci ha fatto star bene. Oggi l’edicolante è arrabbiato, disamorato del suo lavoro. L’informatizzazione non è sentita come si dovrebbe. Ed è vero che oggi non si vive più della sola vendita di quotidiani e periodici: lo dice il mercato. Bisogna perciò lavorare sulla rete per evitare errori. Sono, dunque, favorevole a un tavolo di confronto con editori e organizzazioni sindacali per provare a costruire il futuro delle nostre attività”.

 

 

Evoluzione: è la forza di rischiare

Andrea Innocenti (Firenze)“Evoluzione: è la forza di rischiare, aggiornare, cambiare il modo di lavorare nelle edicole ai tempi di oggi, convivere con una crisi economica generalizzata in tutto il paese, convivere con una crisi del nostro settore. Evoluzione significa ‘traghettare’ questo momento consapevoli che abbiamo interlocutori inaffidabili. La cosiddetta filiera, se mai c’è stata, ora è completamente inesistente”.

Questa è la dura posizione di Andrea Innocenti (Firenze), che continua: “Editori che non sono più editori perché, analizzando il prodotto che esce dalle loro aziende, ci troviamo di fronte a un solo 40 % valido, con buona richiesta di mercato, ma ‘tirato’ in quantità insufficiente tale da lasciarcene perennemente sprovvisti e senza possibilità di immediati rifornimenti. E allora?

Per generare un estratto conto che sia valido, gli editori si affidano al prodotto riciclato e non regolare generando drenaggio di soldi all’edicola ma senza produrre reddito.

Da quando, poi, è stato inventato il binomio editore/distributore nazionale siamo nel caos con i cambi di distribuzione locali che si sono moltiplicati generando mega-distribuzioni.

Questi cambiamenti sono sempre stati drammatici per l’edicola (Roma è un esempio del disastro), ma mai come ora: siamo solo a metà maggio e, nell’area Centro,  sono già stati affrontati due cambi e si avvicina il terzo previsto tra 15 giorni. Risultato: l’editore si defila, il distributore subentrante normalmente non ha dati di vendita, quello che lascia non li fornisce e inizia il giro tondo di chi ritira le pubblicazioni in edicola.

Ma dove è andato a finire l’Accordo Nazionale?

Non rispettato. Non gestito. Ridicolizzato. E non più consono al prodotto che gira per l’edicola.

Per quanto riguarda il Decreto di attuazione della Direttiva Servizi che non modifica la 170 tiriamo un respiro di sollievo, ma con giusta e moderata soddisfazione; attendiamo gli Stati Generali e la formulazione del testo di legge sull’editoria, perché senz’altro l’appetito di riprovare a liberalizzare non mancherà.

Pertanto necessita che il nuovo Snag che uscirà da questi tre giorni si impegni a:

1)obbligare le commissioni che gestiscono l’Accordo Nazionale a ricominciare  un’attività consona al momento, a una revisione degli art. 8-10-13-15 dell’Accordo Nazionale con modalità che verranno concordate congiuntamente dalla nuova Presidenza e dal nuovo Consiglio Nazionale.

2)trovare alternative al prodotto quotidiano e periodico;

3)operare in modo che gli associati Snag, siano tutti informatizzati non solo per i programmi gestionali del punto vendita, ma per un collegamento diretto con la struttura snag locale e nazionale.

 

 

 

Silvia Nani (Montecatini)“Posso confermare l’importanza dell’informatizzazione: con blog e siti Internet le strutture di Pistoia, Montecatini e Lucca sono collegate costantemente fra di loro e con i rivenditori. In questi anni ho visto l’involuzione dell’editoria: il 65% del nostro tempo lo passiamo a sistemare le rese dei giornali invendibili che ci sono consegnati. Questo sottrae proprio il tempo che dovremmo dedicare al cliente e, come non bastasse, questo fatto ci viene pure ‘rimproverato’ dagli editori che ci dicono che  dobbiamo impegnarci per migliorare le vendite!”

 

 

 

  

Giovanni Orlandi (Firenze)"Dobbiamo farci pagare il tempo,il lavoro che mettiamo a disposizione per gli editori e i distributori. Avereuna percentuale sulla lavorazione, c'è tanta merce che non si riesce neppuere ad a essporla tutta.

 

 

  

Perché le nostre controparti si dimenticano dei loro 24 doveri? 

“Quando, 40 anni fa, incominciai l’attività di giornalaio – ha esordito Lucio Toffetti (Lucca) – l’agenzia di distribuzione aveva il magazzino nel centro storico di Lucca, in un locale adibito, in tempi ‘antichi’, al ricovero di animali, presumo cavalli, tant’è che c’era ancora una mangiatoia in pietra.

Le rivendite fornite dall’agenzia erano circa una sessantina.

Da allora abbiamo dovuto subire quattro passaggi di proprietà dell’agenzia e sette spostamenti dei magazzini di distribuzione: oggi i capannoni si trovano a Migliarino, in provincia di Pisa, e l’attuale agenzia serve quasi mille rivendite dislocate nelle province di Lucca, Massa Carrara, Pisa e Pistoia.

Ovviamente non possiamo contrastare questa strategia logistica che sta portando, su tutto il territorio nazionale, alla scomparsa di piccole e medie distribuzioni locali sostituite da mega agenzie con l’intento di risparmiare sui costi.

Purtroppo, tutto questo va a incidere negativamente sulla qualità dei servizi ed è inutile che stia qui a elencare gli svantaggi perché li conoscete benissimo.

Quello che mi interessa evidenziare è il fatto che la creazione di queste mega agenzie rende assai difficile – specie quando sono aggregate più province – il rapporto con le strutture sindacali locali.

Per spiegarmi meglio parlo della mia zona.

Fino a qualche anno fa, era il 2004, il distributore locale operava unicamente su una parte della provincia di Lucca.

Tutte le problematiche attinenti ai vari servizi e anche quelle con gli editori e/o i distributori nazionali erano affrontate e gestite dal Sindacato Provinciale che, bene o male, interveniva, cercava un dialogo o minacciava azioni di protesta per risolvere questioni che, per loro natura, avevano carattere prettamente locale.

Raggiunto un accordo, questo veniva applicato a tutte le 240 rivendite della piazza, grazie anche al fatto che lo SNAG era l’unico sindacato presente e rappresentava quasi l’ottanta per cento degli edicolanti.

Adesso tutto ciò non è più possibile. L’agenzia di Lucca è stata acquistata da un distributore che operava già a Pistoia e Montecatini Terme, che ha ulteriormente allargato la sua zona inglobando la Versilia, la provincia di Pisa e, per ultimo, quella di Massa Carrara.

Pertanto, quando sorge un qualsiasi problema (se non è proprio locale) sono interessate circa mille rivendite e, se si ravvisa l’opportunità di aprire un tavolo di confronto con l’agenzia, è necessario coinvolgere tutti i Sindacati attivi nella zona di distribuzione.

Nella zona servita da tale mega agenzia, lo SNAG è attualmente rappresentato da tre Sindacati Provinciali (Lucca, Pisa e Pistoia) e da un Sindacato Circondariale (Montecatini Valdinievole) che potrebbero anche operare autonomamente senza alcun obbligo di concordare tra loro una linea comune con il rischio, quindi, di sedersi al tavolo delle trattative proponendo quattro soluzioni diverse, forse anche contrastanti, alle quali vanno aggiunte quelle dei quattro rappresentanti del Sinagi, dei quattro del Fenagi, ecc.

Comunque, restando nell’ambito SNAG, oggi ci dobbiamo muovere con segnalazioni distinte, con circolari separate, con interventi disgiunti senza contare che, presentandoci singolarmente, abbiamo una forza contrattuale inferiore a quella effettiva.

Per quanto riguarda lo SNAG, ci sentiamo prima, parliamo, concordiamo gli interventi, ma… Oggi è così, nel futuro le cose potrebbero anche cambiare e certamente non sarebbe produttivo per la categoria avere dei rappresentanti sindacali di una stessa sigla che si presentano alle controparti con posizioni non univoche.

Credo che, in un futuro molto prossimo, assisteremo con sempre maggior frequenza alla sparizione delle piccole agenzie distributive per cui i problemi evidenziati interesseranno tutta la rete di vendita, tutte le nostre strutture sindacali.

Dobbiamo, quindi, trovare una soluzione che rafforzi il ‘peso’ dello SNAG e che consenta una sinergia operativa tra i Sindacati locali”.

Toffetti ha, quindi, proseguito illustrando il suo pensiero in merito a una più articolata strutturazione del Sindacato e ha, anche, ricordato ai presenti che le iniziative che vengono proposte dal Nazionale devono essere messe in atto senza tentennamenti per rendere più forte l’intera categoria.

E ha poi concluso dicendo: “Un’ultima riflessione.

L’art. 10 dell’Accordo Nazionale fissa i compiti dei singoli soggetti della filiera che sono:

- otto per l’editore e/o il distributore nazionale

- sedici per il distributore locale

- dieci per il rivenditore.

Possibile che le nostre ‘amate’ controparti ci ricordino sempre di rispettare i nostri dieci doveri dimenticando i loro ventiquattro?

  

 

 

 

Lucio Toffetti - Gianfranco Di Leo - Marco Torracchi - Francesco Salvadori Silvia Nani
Andrea Innocenti Gino Cerboncini Cesare Magnani Giovanni Orlandi.

 

Cesare Magnani - Gianfranco Di Leo Giovanni Orlandi- Francesco Salvatori - Andrea Innocenti.

 Rinconfermato Armando Abbiati a Presidente Nazionale

 

 

 

 Riconfermata la Presidenza Nazionale

La Giunta Nazionale eletta

Andrea Innocenti - Giampiero Labò - Carlo Leopardo - Renato Russo  

Lino Maesano - Fabio Callegher - Vincenzo Frontoso - Rosario Puma
Massimo Chiussi - Antonio Besacchi - Carlo Monguzzi -
Lucio Toffetti Gianni Bertacchi - Luigi Catena  

Il Consiglio Nazionale eletto

 Basilicata                      

Cuomo Ermanno, supplente: Marino Francesco.

 Calabria

Cartisano Caterina, supplente: Folladore Claudio.

 Campania.

Frontoso Vincenzo, Riccio Antonio, supplenti: Gallotta   Giuseppe, Petrella Alessandro.

 Emilia Romagna

Portolani Marinella,Di Leo Gianfranco, Orlandi Giovanni, Salvadori Francesco.

 Friuli Venezia Giulia

Chiussi Massimo, Miconi Paolo, supplenti: Cattaruzza Giancarlo, Zulian Daniele.

 Lazio

Maesano Linol, supplente Moratti Sandro.

 Liguria.

Ramos Romano, supplente Di Modica Salvatore.

 LombardiaAbbiati Armando, Bossi Vera, Besacchi Antonio, Cagliani Riccardo, Carbone Domenico, Catena Luigi, Corti Maurizio, Gaeta Luigi,Greguoldo Pietro, Labò Giampiero, Milani Eugenio, Monguzzi Carlo,Righi Enrico, Rinaldi Rosangela,Rosa Alessandro, Tagliabue Giuseppe, supplenti:Caniglia Alberto, Fazio Giuseppe, Gallotti Massimo.

 Marche

Di Silvestro Ennio, supplente: Gori Giancarlo.

 Piemonte

Bertacchini Gianni, Camurati Giancarlo, Gorrea Giovanni, Leopardo Carlo, Palmeri Vincenzo, supplenti: Dardano Aurelio, Ponta Renato.

 Molise

Tundo Andrea.

 Puglia

Caccioppoli Ciro,Losapio Antonio,Russo Renato, supplenti:  De Ninno Carmine, Mascolo Antonio, Valente Giulia.

 SardegnaMonni Rosella, Mura Tullio, supplenti: Caboni Sabrina,Piga Anna Rita.

 Sicilia.

Buarné Maurizio, Lo Bianco Salvo, Messina Girolamo, Puma Rosario, Sciumé Gaetano, supplenti: Garozzo Giuseppe, Mannino Angelo,Monaco Salvatore.

 Toscana Cerboncini Gino, Innocenti Andrea, Magnani Cesare, Nani Silvia, Toffetti Lucio,Torracchi Marco Riccardo, supplente: Fanfani Alessandro.
 VenetoBuranello Nicoletta, Callegher Fabio,Mason Luigi,Micieli Luigi,Pivorotto Silvano, supplenti:  Torrombacco Vincenzo, Vanuzzo Nicola, Rossetto Pierangelo

 Sono stati inoltre eletti 

Consigliere a vitaGiuseppe Fiori
TesoriereGiuseppe Tagliabue
Revisori dei conti effettiviElena Piccoli, Maria Luisa Cagnoni, Roberto Zuccaro
Revisori dei conti supplentiDomenico Carbone, Giovanni Gorrea
Provibiri effettiviGabriella Messina, Domenico Moschella, Adriano Torra
Provibiri supplentiAntonino Di Biase, Irene Romoli

 

 





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